http://www.cavallo2000.it/detail/lanacaad_a_renzi_salviamo_la_filiera_ippica-id_16401.htm
Lettera aperta dell’ANACAAD al presidente del Consiglio Matteo Renzi “Negli ultimi nove anni abbiamo sempre cercato di dialogare con le Istituzioni di riferimento del settore ippico, della Regione Sardegna, del Governo Italiano e della Conferenza Stato Regioni, perorando la causa del cavallo anglo arabo e dei suoi derivati.
Dal 2008, stiamo cercando di fare fronte comune con le altre componenti di una filiera ippica – equestre mai completamente riconosciuta e, purtroppo, mai veramente unita. U.N.I.R.E. ed A.S.S.I. fanno parte ormai di un passato sul quale riflettere per non commettere in futuro gli errori degli ultimi 3 lustri.
Siamo lieti per il successo di EXPO 2015, che speriamo davvero sia un trampolino di rilancio dell’Italia verso un futuro degno e, quindi, equanime. Le parole del Signor Presidente della Repubblica, del Ministro Martina e gli altri autorevoli interventi ascoltati hanno inorgoglito anche noi ed ora speriamo che il Governo da Lei presieduto concentri una giusta attenzione verso “l’industria italiana del cavallo”, che come dovrebbe sapere è allo stremo delle forze nella sua parte produttiva.
Uno Stato intelligente ed equo non può abbandonare il comparto dell’ippicoltura; importante per l’economia rurale e, se ben sostenuto con un’appropriata fiscalità di vantaggio e finanziamenti adeguati che possano consentire programmazioni serie di medio e lungo termine, per l’economia di tutti i settori produttivi del nostro Paese. Infatti, lo dice la storia, allevare cavalli è fatto socio-culturale ed ancora evento zoo-economico, che ampiamente investe agricoltura, artigianato, industria e attività terziarie, animando un rilevante mercato di lavoro e costituendo reddito per il privato e per l’erario pubblico.
Perché le parole speranza, fiducia, impegno etc. non rimangano slogan è ormai indispensabile, a dire il vero improcrastinabile, che la situazione dell’ippica italiana sia da Lei, dal Governo e dal Parlamento affrontata con il piglio di chi ha la volontà vera di risolvere i problemi in tempi strettissimi.
Altrimenti, pur volendo essere ottimisti, non riusciamo a capire come l’Italia potrà efficacemente contribuire a combattere la fame nel mondo, senza una concreta azione di tutela del proprio sistema produttivo, di cui, grazie anche al vero allevamento italiano del cavallo, ippica e sport equestri sono parte importantissima.
Cordiali saluti.