Capire il libro genealogico anglo-arabo

Capire il libro genealogico anglo-arabo

Negli ultimi anni il libro genealogico anglo-arabo è stato profondamente modificato con la creazione del libro genealogico internazionale e della sezione III^.
Perché si è creata la sezione 3^?

Per rispondere a questa domanda è necessaria un po’ di storia:
dopo le guerre napoleoniche che purtroppo portarono alla morte di un gran numero di cavalli, gli Haras Francesi si occuparono di aiutare a produrre cavalli di qualità per l’esercito e crearono la razza anglo-araba (1833 ) suddivise fino al 1942 in 2 registri:
1) Il Purosangue Anglo-Arabo (incrocio dei 2 Purosangue Inglese e Arabo)
2) Il Mezzosangue Anglo-Arabo (incrocio con razze autoctone: Limousin, Tarbais, Navarin… avente almeno 25% sangue arabo).
Dal 1942, il libro genealogico della razza è riservato ai cavalli di genitori stessi anglo-arabi o arabi o purosangue e aventi almeno il 25% di sangue arabo.
Nel 1976, creazione del complemento anglo-arabo (AAC), un registro che include tutti i cavalli che soddisfano la definizione di anglo-arabo ma non hanno il 25% di sangue arabo.
Nel 1990 riapertura del libro genealogico con la creazione di 2 sezioni:
– La sezione 1 raggruppa tutti i cavalli aventi solo ascendenti purosangue o arabi.
– La sezione 2 include tutti i cavalli con almeno un ascendente diverso da purosangue o arabo secondo la regola 15/16 (nella 4a generazione su 16 ascendenti, 15 devono essere anglo-arabi, purosangue o arabi)

Se l’anglo-arabo è infatti di origine francese (Aquitania, Midi-Pirenei, Limosino), gli incroci purosangue e arabi sono stati praticati in molti paesi (Spagna, Italia, Germania, Russia, Regno Unito, ecc.) a partire dal XIX secolo.
Sempre nel 1993, la Francia fece accettare ai principali paesi produttori anglo-arabi le nuove normative francesi. Questi gli accordi di Venezia e la creazione della CIAA (International Anglo-Arab Conference, ora International Anglo-Arab Confederation) 14 paesi firmeranno questo accordo (Francia, Spagna, Svizzera, Marocco, Italia, Polonia, Germania, Portogallo, Belgio , Brasile, Gran Bretagna, Paesi Bassi, Svezia e Tunisia)
Nel 2012, 9 di questi paesi (Francia, Spagna, Svizzera, Marocco, Italia, Polonia, Germania, Portogallo e Svezia) stabiliranno i primi regolamenti del libro genealogico anglo-arabo internazionale con in particolare per tutti i cavalli che rispondono a questo regolamento lo stesso codice razza “AA” e l’affisso AA aggiunto al nome.
Dagli anni ’50 agli anni ’90, l’anglo-arabo è stato regolarmente presente alle principali competizioni equestri (Ali Baba campione olimpico di salto ostacoli nel 1952, Ryon d’Anzex, Jiva, Mokkkaido, Rheingold de Luyne, Dilème de Cèphe, ecc….) ma sempre più utilizzato come miglioratore da altre razze, perderà progressivamente il suo posto sulla scena internazionale.
Per questo i responsabili della razza hanno cercato di modificare i regolamenti del libro genealogico, di recuperare i discendenti degli anglosassoni e di introdurre sangue straniero, creando prima un registro francese (AACR) prima di imporlo a livello internazionale creando la sezione 3 del libro genealogico internazionale della razza anglo-araba (2012):
la sezione 3^ comprende i cavalli con almeno un antenato purosangue e il 12,5% di sangue arabo con almeno un genitore anglo-arabo, purosangue o arabo e l’altro deve appartenere a un Libro genealogico WBFSH.
Ma perché 3 sezioni?
La Sezione 1 (100% purosangue e sangue arabo) e la Sezione 2 (con oltre il 90% di sangue purosangue e arabo) formano quelli che sono comunemente chiamati “puri anglo-arabi”,
La sezione 3 (con più del 50% di sangue purosangue e arabo) corrisponde quindi ai cosiddetti “incrocio” anglo-arabi
Se la produzione di razze anglosassoni si trova nelle sezioni 1 e 2, i cavalli sportivi appartengono in via prioritaria alle sezioni 2 (es: Quenelle du Py, Vadrouille d’Avril, Prestige Kalone, Punch de L’Esque, …) e 3 (es: Upsilon, Tempo de Paban,…).
La sezione 3 dal contributo ragionato di sangue estraneo consente di migliorare più rapidamente la razza anglo-araba, ma per realizzare un buon cavallo di razza è necessario disporre di una “razza pura” sufficientemente grande e di qualità.
Inoltre, è importante identificare le 3 sezioni per poter incoraggiare in modo significativo la “razza pura”.
Con il suo libro genealogico basato su regole genetiche e con il suo uso multidisciplinare (Racing, CSO, CCE, dressage, endurance, galoppo, …), la razza anglo-araba non è una razza come le altre. Più volte minacciata di estinzione e dopo aver subito diversi tentativi di assorbimento, la sua produzione internazionale, la sua genetica basata su 2 razze con un gran numero di persone (il Purosangue e l’Arabo), allevate da allevatori appassionati, ne fanno una razza da emergere .
L’anglo-arabo ha molta personalità che gli è valsa una falsa reputazione di cavallo difficile quando è coraggioso, abile e determinato e come è scritto nel dizionario omerico amante dei cavalli (Frédéric Dion):
“L’anglo-arabo ha notevoli andature di disinvoltura ed equilibrio, e la sua intelligenza è tale che basta che un uomo lo capisca per essere meno stupido. “.
Pierre de la Serve

Nella foto: Robert Whittaker e Major Delacour, anglo arabo III^ , Sardegna Italia


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