A dirlo è stefano ferranti presidente della anacaad, l’associazione nazionale allevatori cavallo anglo arabo e derivati – il ritardo delle azioni relative alla ripartenza può determinare drammatici scenari mettendo a repentaglio posti di lavoro, viste le numerose figure professionali che operano nel settore del cavallo. Spero che non si voglia chiedere ai proprietari, che spesso sono gli stessi allevatori, di affrontare tutti gli sforzi per uscire da questo complicato periodo. Ritengo che un sostegno da parte del governo centrale e delle regioni sia assolutamente indispensabile. Soprattutto per i cavalli da sport, quindi anche gli anglo arabi, la situazione almeno in parte potrebbe essere recuperabile con il trasferimento del montepremi nelle prossime competizioni così come peraltro garantito dal mipaaf. Ovviamente per analogia si dovrebbe utilizzare lo stesso criterio anche negli ippodromi. Da noi in sardegna l’allevamento vive di passione, di consuetudini e di storia, purtroppo le cancellazioni di eventi e competizioni sportive che fino a ieri erano appuntamenti fondamentali interrompono tradizioni pluridecennali aggiungendo così incertezza e danni a un’economia già di per sé povera. La conseguenza è il blocco di tutta la filiera. Con il lockdown si è verificata la seguente grave situazione: da una parte agli allevatori viene meno la richiesta di puledri da parte degli utilizzatori che, verosimilmente con minori disponibilità, stanno rivedendo le proprie priorità. Dall’altra sono gli stessi proprietari, i cavalieri e le scuderie a trovarsi in crisi con soggetti, magari di buona qualità, sui quali avevano investito e che sono costretti a mantenere e tenere fermi senza opportunità concrete di commercializzazione e senza poter recuperare le spese dai montepremi. La ripartenza a livello nazionale delle corse anche per gli anglo arabi, che per la maggior parte nascono in sardegna, è un primo segnale di ripresa ma, con gli ippodromi a porte chiuse, non si può certo parlare di ritorno alla normalità. Fermo restando i gravissimi problemi relativi alla scarsità delle risorse finanziarie destinate per i ‘premi al palo’. Come già detto pare che per i cavalli da sport le cose dovrebbero andare meglio, ma per tutti c’è sempre in ballo la questione montepremi. Il mipaaf ne ha garantito la completa ridistribuzione ma è fondamentale che la liquidazione avvenga in tempi rapidi e certi, altrimenti i puledri e i cavalli giovani continueranno a rimanere a casa.” cavalli & cavalieri i allevamento j 76