http://www.cavallo2000.it/detail/anacaad_c_un_futuro_per_lippica-id_16967.htm
Lettera aperta dell’ANACAAD al Presidente della Repubblica
Al Presidente del Governo Italiano
Al Presidente del Senato della Repubblica
Al Presidente della Camera dei Deputati
Al Presidente della Regione Autonoma della Sardegna
Illustrissimi,uno Stato equo e governato da persone intelligenti non
può abbandonare il comparto ippico, in primis per la sua importanza
nell’economia rurale, quindi, se giustamente sostenuto con
un’appropriata fiscalità di vantaggio e finanziamenti adeguati che
possano consentire agli investitori privati serie programmazioni, per
l’economia reale di tutti i settori produttivi del nostro Paese e per
l’erario.
L’art. 15 del collegato agricolo in terza lettura al
Senato, col massimo rispetto per l’attività e l’impegno del Parlamento e
pur se carico di buone intenzioni nei riguardi del riassetto del
settore ippico, se attuato nei tempi e modi indicati non porterà ad una
ripresa, ma procrastinerà ineluttabilmente di qualche anno la morte
dell’ippica italiana, con effetti gravissimi per tutti…o quasi, come
spesso accade in Italia.
Naturalmente l’Associazione Nazionale
Allevatori Cavallo Anglo Arabo e Derivati, signor presidente Renzi, non è
depositaria del Vangelo, quindi, non è infallibile e non chiederà
giuramenti ad alcuno. Comunque, nei “miracoli” vogliamo crederci e,
nell’attesa dei decreti legislativi per il riassetto del settore ippico e
per il riordino dell’assistenza tecnica agli allevatori, nonché per la
revisione della disciplina sulla riproduzione animale, ci sforzeremo per
non perdere la speranza, anche se la “nostra resilienza” è a dura prova
da anni.
Siamo ora seriamente nelle mani del Governo italiano e,
per quanto concerne il cavallo Anglo Arabo, anche in quelle della Giunta
della Regione Sardegna. Dobbiamo, però e con rammarico, segnalare un
atteggiamento negativo sia da parte del MiPAAF e sia da parte
dell’Assessore Tecnico all’Agricoltura della Regione Sardegna.
Il
MiPAAF non risponde neppure sulle questioni inerenti al Libro
Genealogico del Cavallo Anglo Arabo che, al momento, gestisce e
controlla in proprio, senza una Commissione Tecnica Centrale attiva. Non
si può essere, quindi, più di così, controllori di se stessi.
L’Assessore
all’Agricoltura della Regione Autonoma della Sardegna, oltre ad avere
nei confronti dell’A.N.A.C.A.A.D. un atteggiamento supponente finora
immotivato, sta dimostrando scarso rispetto dell’Istituzione che
rappresenta con dichiarazioni e scelte, quantomeno, opinabili e
incongruenti, purtroppo, mai stigmatizzate dal presidente della Giunta,
che pare vivere su un altro pianeta.
L’Associazione scrivente ha
massimo rispetto di tutti e reclama altrettanto; naturalmente può
fornire prove di quanto scrive e, se necessario, si riserva di adire le
vie legali per tutelare i diritti del cavallo Anglo Arabo e dei suoi
allevatori.
Cogliamo l’occasione per ringraziare i Senatori Angioni,
Bertuzzi, Cucca, Gaetti, Lai, Tarquinio per l’attenzione dimostrata e,
particolarmente, i Senatori Consiglio e Candiani per il fondamentale
supporto tecnico al Senato e l’On. Vargiu alla Camera dei Deputati.
Pur
avendo tante cose da scrivere e/o dire, ci limitiamo per ora a questo e
chiediamo concretezza, non assordanti silenzi o parole vuote. Non
abbiamo, sia chiaro, nessuna intenzione di abdicare alla libertà ed ai
pochi diritti rimasti. Distinti saluti.