LA FRANCIA ABBASSA L’IVA SUGLI ALLEVAMENTI DI CAVALLI AL 5,5%
In accordo con la Legge Finanziaria 2023 promulgata alla fine dello scorso anno, diverse attività legate all’allevamento di cavalli in Francia avranno ora un’IVA del 5,5%. Si sente così una denuncia dell’industria equestre francese, che chiede che la tassa sull’allevamento equino sia vicina a quella applicata in molti settori del settore agricolo.
A questo punto non sono ancora del tutto definite tutte le attività che saranno interessate da questo passaggio da IVA intermedia ad IVA ridotta, anche se Loic Malivet, presidente della Federazione francese degli allevatori, ne ha già elencate alcune che sono state incluse, come esempio: stabulazione di fattrici e stalloni, accoppiamento, vendita di fattrici, stalloni o vendita di parti.
Si riferiscono, in ogni caso, a servizi legati alla riproduzione e all’allevamento, e ad aspetti quali l’IVA applicabile ai puledri in funzione dell’età, dello svezzamento o meno, del loro prevedibile utilizzo (sportivo, acquisti, lavoro agricolo, allevamento, misto uso, ecc.)… Esattamente due settimane fa, la senatrice Anne-Catherine Loisier ha chiesto al Ministero delle Finanze in merito, perché sebbene il provvedimento sia stato promulgato il 30 dicembre, non è stato ancora pubblicato nella sua forma definitiva dalle autorità fiscali, che sarà fatto a breve, anche se è noto che sarà applicato retroattivamente dal 1° gennaio 2023.